Mindfulness


LA MINDFULNESS E I PROCESSI MENTALI

Alla base della Terapia Cognitiva standard c'è il concetto per cui le emozioni e i comportamenti delle persone sono influenzati dalla percezione che esse hanno degli eventi. Questo significa che non è l'evento in sé ad essere negativo, bensì il modo in cui la persona interpreta e pensa l'evento.
Il Modello Cognitivo dei Disturbi Emotivi di Beck sostiene che la risposta emotiva è mediata dalla percezione della situazione. È comune a tutti i disturbi psicologici, infatti, il modo di pensare distorto o disfunzionale, il quale influenza negativamente l'umore e il comportamento.
La Terapia Cognitiva Standard propone quindi tecniche e procedure volte alla ristrutturazione cognitiva del paziente basata sulla valutazione realistica e la conseguente modificazione del suo modo di pensare per generare un miglioramento dell'umore e del comportamento.
È proprio a questo riguardo che entra in gioco la Mindfulness, la quale negli ultimi anni viene applicata clinicamente per migliorare lo stato di salute di molte persone soprattutto per quanto concerne problemi di stress, ansia, depressione e altri disturbi emotivi.
La Mindfulness si rifà al concetto della Meditazione Vipassana, la quale consiste nel prestare attenzione intenzionalmente all'esperienza così com'è, e non come crediamo o desideriamo che sia in base ai nostri condizionamenti mentali.

LE PROPRIETA' TERAPEUTICHE DELLA MINDFULNESS

Dalla fine degli anni '70 il professor Jon Kabat-Zinn ha lavorato al protocollo Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) , che consiste nel portare i pazienti (taluni affetti da gravi disabilità fisiche) ad evitare di innescare quelle reazioni mentali automatiche responsabili del peggioramento delle condizioni di stress.
Sono state trattate nell'arco di oltre 25 anni circa quindicimila persone e le applicazioni vanno dalle patologie psichiatriche (disturbo di ansia generalizzato, disturbo da attacchi di panico, disturbi del comportamento alimentare) alle patologie di tipo somatico (psoriasi, disturbi gastrointestinali di origine psicosomatica, fibromialgie, sindrome da dolore cronico, alle patologie mediche (disturbi del sonno, cefalee, ipertensione, cardiopatie, cancro, AIDS).

A partire dal protocollo MBSR per la riduzione dello stress si è cercato di esplorare nuovi utilizzi della mindfulness all'interno di modelli cognitivi e uno dei risultati più importanti è la MINDFULNESS - BASED COGNITIVE THERAPY, sviluppata da Zindel Segal, Mark Williams e John Teasdale (2002), il quale unisce l'esperienza del MBSR di Kabat - Zinn ad alcune tecniche terapeutiche classiche della terapia cognitiva standard per la prevenzione delle ricadute nel trattamento della depressione.

PERCHE' LA MINDFULNESS FUNZIONA?

Il punto di giunzione tra la Mindfulness e la Terapia Cognitiva è la necessità, per arrivare alla guarigione, di giungere ad una chiara visione dell'esperienza presente nella mente, di 'prendere le distanze' dai pensieri negativi e osservare nitidamente gli eventi reali. Ciò che ci rende liberi è la possibilità, attraverso la meditazione, di disidentificarci dai nostri contenuti mentali, in quanto i pensieri sono solo pensieri, non fatti. L'obiettivo per il paziente è giungere alla consapevolezza che i pensieri sono dei semplici eventi mentali.

Secondo Kabat - Zinn Mindfulness significa "prestare attenzione in un modo particolare, intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante". La mindfulness è una modalità di consapevolezza fondata sull'affinamento dell'attenzione, che va mantenuta sull'esperienza immediata e favorisce il riconoscimento degli eventi mentali nel momento presente. È una "forma d'arte" che si sviluppa col tempo ed è grandemente incrementata attraverso la disciplina di una pratica regolare, quotidiana, sia formale che informale. La mindfulness indica quindi uno stato mentale di particolare attenzione e consapevolezza che si coltiva attraverso la pratica della meditazione.

Questa tecnica attualmente è asservita al trattamento di molteplici patologie, fra cui: depressione, disturbo borderline, ansia, attacchi di panico, disturbi con componenti psicosomatiche, ossessivo-compulsivi, alimentari e dell'umore